Riflessologia dell'orecchio: l'auricoloterapia

Secondo alcune fonti storiche, le origini dell’auricoloterapia sarebbero antichissime. Esisterebbero, infatti, testimonianze scritte di pratiche simili all’auricoloterapia risalenti addirittura al 500 prima di Cristo.

Auricoloterapia – Sollecitazione del Sistema Nervoso Centrale

Secondo alcune fonti storiche, le origini dell’auricoloterapia sarebbero antichissime. Esisterebbero, infatti, testimonianze scritte di pratiche simili all’auricoloterapia risalenti addirittura al 500 prima di Cristo.
Ciononostante, l’auricoloterapia moderna – dove per “moderna” s’intende in voga ai giorni nostri – è una pratica alquanto recente, nata per la precisione nel 1957. Il suo fondatore è stato il neurologo di origine francese Paul Nogier (1908-1996), il quale nell’anno sopraccitato pubblicò un scritto intitolato “Trattato di auricoloterapia”.
Nel suo “Trattato di auricoloterapia”, Nogier afferma che il padiglione auricolare è una mappa degli organi del corpo umano e che la stimolazione di una sua parte, tramite aghi da agopuntura e altri oggetti simili, ha effetti benefici a livello dell’organo corrispondente alla parte stimolata

Cos’è l’auricoloterapia?

È una disciplina olistica tipica della Medicina Tradizionale Cinese(MTC). Prevede la stimolazione della superficie esterna del padiglione auricolare, per mezzo di opportuni strumenti. Tali manovre vengono svolte con l’intento finale di apportare benefici ad altre parti del corpo, siano queste organi, strutture ossee, ghiandole ecc.
Il potere terapeutico dell’auricoloterapia si basa sull’idea che il padiglione auricolare dell’orecchio esterno sia un microsistema, che riflette l’intero corpo umano.

Come Funziona

Dal punto di vista biologico, l’auricoloterapia lavora stimolando il sistema nervoso centrale.

Questo, aiuta a rilasciare neurotrasmettitori e ormoni con azione benefica nei confronti delle cellule del corpo umano. I neurotrasmettitori coinvolti sono molecole che servono a modulare il dolore o ad avviare i processi di guarigione cellulare. Gli ormoni coinvolti, invece, sono molecole con funzione antidolorifica (le endorfine sono l’esempio più importante).

Quali sono le basi scientifiche dell’auricoloterapia?
Molto vasta è la letteratura scientifica sull’argomento (in inglese, in francese, in cinese e anche in italiano): in particolare si sono studiati in modo rigoroso i benefici dell’auricoloterapia in caso di specifiche patologie come

– l’asma
– l’ipertensione
– la cefalea
– la lombo-sciatalgia,
– la nevralgia del trigemino,
– la stipsi
– la dismenorrea.

Bisogna tener conto che il padiglione auricolare è innervato da importanti nervi cranici, tra cui il nervo vago: quindi la stimolazione dei punti si riflette su centri nervosi che controllano le funzioni vitali (respirazione, fame, tono dell’umore, ritmo sonno-veglia).

Quali sono i metodi di trattamento dei punti auricolari?

Il metodo più classico e diffuso per il trattamento dei punti auricolari è l’agopuntura: si utilizzano aghi filiformi (tenuti infissi per alcuni minuti) oppure aghi a dimora (tenuti in sede per alcuni giorni): si tratta di una metodica di stretta pertinenza medica.
Anche la moxibustione può essere utile in patologie specifiche: i punti, ad esempio, possono essere scaldati con un bastoncino d’incenso. Talvolta invece si usa far sanguinare dopo aver punto con una lancetta.
Esistono in realtà altre metodiche meno invasive, che si possono considerare a tutti gli effetti nelle competenze di un naturopata:

  • Pressione: si possono premere delicatamente i punti con opportuni stiletti con l’estremità arrotondata (ce ne sono anche dotati di molla per ottenere un maggior controllo sulla pressione). Con la pressione si può valutare la sensibilità dei diversi punti, quelli più sensibili o dolorosi saranno da trattare con maggior cura e costanza.
  •  Applicazione di cerotti con seme di vaccaria: si utilizzano questi piccoli semi che vengono applicati ai punti e tenuti in sede alcuni giorni, avendo cura di premerli più volte al giorno (secondo i casi). L’applicazione di semi di vaccaria è assolutamente sicura, essi non provocano mai reazioni avverse (allegie, ulcerazioni): talvolta però un punto stimolato può risultare molto doloroso, nel caso non si riuscisse a sopportare a lungo questo dolore si può tranquillamente togliere il seme staccando il cerotto.
  • Laser: si punta un raggio laser su punti o aree.
  •  Elettrostimolazione: si utilizzano dei puntali collegati a un circuito elettrico per stimolare i punti, si percepisce una lieve scarica di corrente a bassa intensità, in genere ben tollerata.
  •  Applicazione dopo il trattamento di micro cerotti contenenti semi di vaccaria che agiscono in modo continuo.

In generale si distinguono 2 diversi tipi di punti:

1) Punti riflessi di organi o parti del corpo: ad esempio
– i visceri della cavità toracica, come il cuore, e dell’addome, come lo stomaco, hanno punti riflessi nella conca dell’orecchio
– la colonna vertebrale ha punti riflessi sull’arco che circonda la conca, detto antelice

2) Punti funzionali: si tratta di punti che non hanno corrispondenze anatomiche ma vengono utilizzati con finalità specifiche o di riequilibrio generale.

I punti funzionali più importanti sono:

– Shenmen: situato nella parte superiore del padiglione auricolare, è il punto di riequilibrio psichico generale, ha azione sedativa, antidolorifica, antinfiammatoria
– Subcortex: situato sulla sporgenza tra la conca e il lobo (antitrago), è simile al precedente, stimola o seda la corteccia cerebrale, tratta anche l’insonnia, malattie psicosomatiche della pelle, bulimia, anoressia, ulcere.
– Endocrino: situato nella parte inferiore della conca, riequilibra il sistema endocrino, si usa in caso di stress e nelle patologie ginecologiche, spesso è associato ai primi due.

Il trattamento dei punti dell’orecchio è doloroso? NO!

In particolare l’auricoloterapia potrà essere il trattamento di prima scelta in casi di:

– dolore acuto
– squilibri energetici o somatizzazioni su organi specifici (es.fegato, stomaco)
– crisi acute nel contesto di disturbi cronici: crisi d’asma, crisi allergiche, ansietà per eventi imminenti
– problematiche nervose e neurovegetative: tensione nervosa, depressione, fobie, disturbi dell’appetito
– disturbi digestivi e dell’alvo, specie se di origine nervosa: ad esempio in caso di stipsi, colon irritabile, ulcere
-terapia antifumo: l’auricoloterapia con ago (anche a permanenza) oppure l’elettrostimolazione (ed eventualmente seme di vaccaria) è da considerare terapia elettiva contro la dipendenza dal fumo, ma anche da sostanze stupefacenti e psicofarmaci.

Quanto durano i trattamenti e con quale frequenza bisogna sottoporsi

La durata di una seduta si aggira di solito intorno ai 20-30 minuti.
Il numero delle sedute varia molto secondo i casi e i metodi di trattamento.
Nei casi acuti si può trattare anche più volte al giorno, in quelli cronici possono servire 1-2 sedute la settimana per tempi lunghi, in base ai risultati.
L’uso dei semi di vaccaria e delle microsfere magnetiche consente di mantenere l’effetto ottenuto durante la seduta.

In quali casi è controindicata l’auricoloterapia?

Il trattamento dei punti auricolari è da evitare
– in gravidanza
– su punti dell’orecchio che presentano alterazioni cutanee ( lesioni)
– ai soggetti che assumono psicofarmaci.

Data di pubblicazione: 21 March 2022

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